mercoledì

Tempesta

Lo scontro è finito e mentre la pioggia continua a cadere il vento aumenta la sua intensità. La giornata volge al termine e non resta che sistemare un accampamento vicino al campo di battaglia: mentre alcuni uomini formano una pira per i cadaveri degli hobgoblin tutti gli altri si danno da fare per formare recinto per i cavalli ed ancorare tutto. Il vento soffia ad oltre 30 km/h e sembra aumentare. Raelynn osserva il cielo per comprendere meglio l'entità del problema: è assolutamente sicuro delle previsioni fatte il giorno precedente, il tempo doveva migliorare, non peggiorare in una tempesta! Anche Jemmros ha osservato il cielo e comunica che si faranno turni di due ore ognuno con 10 uomini, in modo da non stare troppo tempo alle intemperie e da essere abbastanza sicuri. Nimand, Oròmis e Medea osservano insieme i movimenti delle nubi e grazie alla grande comunione con la Trama comprendono la sua presenza dietro questa manifestazione naturale: qualcuno, anche di grande potenza e capacità, ha creato questa tempesta sopra di loro.
Gli avventurieri decidono anche di interrogare il capo degli hobgoblin. Egli è tenuto prigioniero da Jemmros. Il suo nome è Golan del clan Karak, la sua gente vive saccheggiando le carovane i loro rifugi sono ad oltre due settimane di marcia in direzione Sud.

Il cielo è sempre buio e gli uomini all'esterno quasi non riescono a vedere nulla e la comunicazione quasi impossibile, l'unica cosa che riescono a fare e cercare di non perdere altri cavalli, nella notte ne sono scappati tre. Dentro i carri si sta molto scomodi, tutti fradici e stretti, gli uomini si sistemano alla belle meglio cercando di spostare un poco le merci che dovranno vendere a Llorkh. Thariel approfitta della situazione per avvicinarsi all'uomo che Algore, il paladino, aveva individuato come malvagio: cerca di irritarlo e farlo uscire allo scoperto, ma l'uomo sembra non dargli retta.

Dopo l'intera notte di veglia tutti si sentono affaticati e Jemmros accetta il consiglio di spostarsi per non essere facili prede di qualche nemico. I maghi e la chierica si riuniscono per trovare una soluzione al difficile viaggio, proveranno ad annullare la magia della tempesta. Provano Niemand, che richiama anche altro potere magico attraverso la Polla della sua gilda, e Oròmis senza risultati poi Shall, invocando il potere di Selune: il cielo nuvoloso si strappa lasciando trasparire un cielo sereno. Gli uomini della carovana esultano. 

Jemmros propone di riposarsi fino all'alba per riprendere le energie per la veglia della notte precedente, ma il gruppo insiste a spostarsi: faranno dunque alcune ore di viaggio e solo dopo si concederanno un po' di riposo. Lo spostamento e la notte passano senza intoppi ed il giorno successivo riprende il viaggio, la strada abbandona il fiume Grigio, deviando leggermente verso Sud avvicinandosi molto al Bosco del Sud, lo rincontreranno e dovranno attraversarlo poco prima di giungere a Llorkh. Al termine del terzo giorno l'accampamento viene fatto a non più di 200 metri dal bosco. Servono ancora alcuni giorni di viaggio intenso per giungere a Llorkh; forse giunti in città troveranno le informazioni che cercano sui piani degli Zhentarim su Quaervarr.

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